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Tra tutte le cose belle viste al Great Escape Festival 2012 c’è sicuramente Pikachunes, artista neozelandese di 22 anni, nato ad Auckland.
Ad un mese esatto del nostro ritorno in Italia, abbiamo il piacere di proporvi l’intervista all’uomo-pokémon oceanico, dal quale abbiamo cercato di sapere un po’ tutto ciò che ci interessava sapere.
Pikachunes è una delle sorprese dell’anno nell’ambito musicale elettronico, e siamo sicuri che farà parlare molto di sé.
Il suo album omonimo è uscito lo scorso anno.
Per chi avesse perso l’articolo su di lui nella sezione HYPE, eccolo qui.
Il ritardo è del tutto voluto, scopriamo insieme tante curiosità.

 

DW: Allora, eccoci qua con Pikachunes. Prima domanda scontata, perché hai scelto di chiamarti Pikachunes?
PIKA: Pikachunes è in riferimento ai Pokémon, decisamente, che mi hanno fatto compagnia da quando ero bimbo. Un giorno mi è saltato in mente questo nome e mi è piaciuto molto, allora ho pensato facesse proprio al caso mio.

DW: Ma ci giochi ancora ai Pokémon?
PIKA: Sì spesso, come non potrei. Pokémon Blu è il mio preferito in assoluto.

DW: Quando hai iniziato a fare musica?
PIKA: Ho cominciato a studiare la batteria jazz a 10 anni, poi due anni fa mi sono rotto un braccio e ho dovuto sospendere gli studi jazz per un po’, e quindi mi sono concentrato sulla produzione digitale.

DW: E da quand’è che suoni la batteria nei Princess Chelsea?
PIKA: Con loro è da otto mesi, avevano bisogno di un batterista per un tour a New York, è capitato quasi per caso, ma il fatto che siamo con la stessa etichetta discografica ha facilitato la cosa.

DW: Come definiresti la tua musica?
PIKA: Disco-pop music? Che ne pensate?

DW: Quali band o musicisti ti hanno influenzato e ti influenzano di più?
PIKA: Sicuramente tutto ciò che riguarda il mondo Kitsuné o DFA, mi piace qualsiasi cosa esca sotto quei nomi. La musica elettronica e roba nu-disco, questo è ciò che ascolto di più e da cui prendo ispirazione.

DW: Quali band o artisti invece non ti piacciono?
PIKA: Tutto ciò che oggi si definisce pop music, Rihanna su tutti. Ma anche la musica dance.

DW: Ti faccio dei nomi e te mi dici che ne pensi, Kasabian?
PIKA: Mai ascoltati i Kasabian quindi non so proprio che dire di loro

DW: M.I.A.?
PIKA: M.I.A. invece mi piace, soprattutto i remix DFA di alcune sue canzoni sono molto belli.

DW: Di solito fai anche remix di canzoni di altri artisti?
PIKA: Per lo più ho remixato alcuni artisti neozelandesi, l’ultimo remix (Zowiemusic – Smash it, ndr) che ho fatto è appena uscito su hype machine, mi sa che è il caso di farmi un Sound Cloud.

DW: È la tua prima volta in tour in Europa?
PIKA: No, è la prima volta che suono in UK, ieri Londra ed oggi Brighton. Prima di venire qui però siamo stati in Repubblica Ceca e Germania, sembra interessante, l’Europa già mi piace.

DW: E in Italia quando ci vieni?
PIKA: Mi piacerebbe molto venirci, i fan italiani mi scrivono continuamente sulla mia pagina Facebook “Pikachunes, come to Italy!!”, quindi vorrei tanto venirci. (Intanto Pikachunes in Italia ci è venuto, vedi Circolo degli Artisti, ndr)

DW: Hai mai suonato col vestito di Pikachu che indossi nel video di Nervous?
PIKA: Sì, ci ho provato! Solo che è fatto di uno di quei materiali sintetici ed è troppo caldo, sudavo in modo pazzesco, le poche volte che ho suonato con quel vestito ho rischiato di svenire.

DW: Il video di Nervous, molto divertente, è stato girato a New York, come e a chi è venuta l’idea?
PIKA: Sì, è stato molto divertente. Quello che ha girato il video, un ebreo newyorchese di mezza età, è quello che fa i video per i Go! Team, che hanno sempre video particolari e buffi per le loro canzoni. È stato fantastico, “great director”.

DW: I testi delle tue canzoni hanno qualche significato per te o sono giusto parole messe lì a caso?
PIKA:
I testi delle mie canzoni riguardano tutto ciò che riguarda la mia vita, molto azzeccati come significato con tutto ciò che mi succede giorno per giorno, raccontano il mio stile di vita: donne, party, la vita di noi ragazzi.

DW: Com’è la situazione musicale ora come ora in Nuova Zelanda? Ho sentito dire che abbonda di hipsters lì.
PIKA: Ovunque è pieno di hipster ormai, guarda qui in giro a Brighton e vedi o hipsters o quelli che provano ad essere hipsters. Io ci provo. La situazione musicale è quella di un paese piccolo come è la Nuova Zelanda, quindi niente di così straordinario. Ciò che però devo dire è che sta crescendo, molte band si stanno facendo conoscere oltreoceano e questa è una bella cosa per noi.

DW: Ok amico, chiudiamo con te che ci racconti qualcosa.
PIKA:
Ah beh, mi sarebbe piaciuto tanto essere al Coachella a metà Aprile, ma ero in tour e non ho potuto. Ho visto l’ologramma di Tupac e credo sia stata una cosa fantastica, è stato bellissimo vederlo sul palco, appena è uscito ho cominciato ad urlare.

Pikachunes è impegnato ora in un tour europeo, ieri Londra, oggi Slovacchia.
Presto usciranno anche due suoi nuovi video.
Speriamo di rivederlo presto in Italia, noi vi terremo aggiornati.
Intanto vi facciamo sentire qualcosa che forse non avete mai sentito.


‘Pikachunes ft. Princess Chelsea – Castle On A Cloud’