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In occasione dell’unica data italiana al Sexto ‘Nplugged del 23 giugno, abbiamo intervistato i Bombay Bicycle Club, a soli quattro mesi dall’uscita del loro quarto album So Long, See You Tomorrow. Questo è quello che ci hanno raccontato.

DW: Ciao ragazzi, innanzitutto grazie del vostro tempo. Immagino siano giornate molto piene per voi, come sta andando il tour europeo? 

BBC: Il tour procede alla grande. Ora siamo nella stagione dei festival e questi scandiranno la nostra estate.

DW: Com’è stato suonare a Mosca? È la prima volta, vero?

 BBCSì, esatto! Abbiamo suonato a Mosca un paio di settimane fa, è stato un gran bel concerto e c’erano molti più fans di quanto ci aspettassimo. È stata un’esperienza molto forte: sono posti talmente diversi dai paesi europei cui siamo abituati. Certamente usano un alfabeto molto diverso dal nostro quindi abbiamo fatto un po’ di fatica ad ambientarci.

DW: So Long, See You Tomorrow rappresenta l’ultimo tentativo di sperimentare e introdurre nuovi suoni ai vostri ascoltatori. Siete d’accordo che non sia un disco così facile da capire e apprezzare nella sua completezza al primo ascolto? Ha tracce molto diverse ma sono convinto che migliori sempre più col passare del tempo. È davvero un gran lavoro!

BBCIn un certo senso la pensiamo come te, ci sono infatti alcuni brani che hanno bisogno di essere ascoltati diverse volte per esser compresi pienamente. Per esempio Carry Me è una canzone molto articolata, dal punto di vista ritmico, e subito può sembrare un po’ confusionaria; d’altra parte è strano perché, allo stesso tempo, alcuni tra i pezzi più pop che abbiamo scritto sono contenuti proprio in quest’album, pensiamo a It’s Alright Now, Home by Now e ovviamente Luna: questo è probabilmente il brano più pop e diretto di sempre. Ovviamente ogni canzone ha svariati aspetti melodici, difficili da cogliere dopo un paio di ascolti. Come dici tu ci sono anche parecchie nuove sonorità nel disco, alcune di esse provenienti da Bollywood. È quindi facile capire lo stupore della gente che tende a percepire il nostro ultimo lavoro un po’ come uno “strano viaggio”.

 DW: It’s Alright Now è forse la mia traccia preferita dell’album. Com’è nata? 

BBCIl modo in cui è nata It’s Alright Now è molto curioso. L’intro della canzone costituiva la fine di una demo che Jack non ha mai inserito nell’album, eravamo tutti estasiati da quello splendido suono campionato ed eravamo convinti ad usarlo in qualche modo, quindi abbiamo scartato il resto della canzone di prima e ne abbiamo scritta un’altra iniziando da quelle poche battute. Il pezzo è andato incontro a qualche cambiamento col passare del tempo. Ci sono state parecchie difficoltà a sistemare i ritmi di strofe e ritornelli, ma alla fine abbiamo registrato un paio di basi di batteria che potevano funzionare per entrambi. Per molto tempo, inoltre, non sapevamo come proseguire dopo il secondo ritornello quindi finiva lì la canzone; è stato solo merito di Jack che un giorno, improvvisando col basso, ha composto la nuova linea e proprio questa è la chiave dell’intero outro.

DW: Quando avete incontrato per la prima volta Rae Morris? Ha contribuito in qualche modo allo sviluppo di Luna?

BBC: Rae ha aperto, due anni fa, un nostro tour in UK e in quest’occasione l’abbiamo incontrata per la prima volta. Eravamo tutti esterrefatti dalla sua splendida voce e dalle sue canzoni, la guardavamo esibirsi ogni sera del tour e siamo rimasti in contatto quand’è finito. Mentre scrivevamo Luna, Jack aveva in mente una parte che poteva adattarsi perfettamente alla voce di Rae, quindi l’ha invitata in studio per registrare qualcosa. La canzone è cambiata radicalmente nei mesi seguenti: sembrava una sorta di euforico pezzo electro-pop, non nello stile dei Bombay Bicycle Club, quindi si è deciso di cambiarla per renderla più suonabile e adatta alla band. Abbiamo iniziato sostituendo le percussioni elettroniche con quelle acustiche ed inserendo qualche chitarra perchè il brano originale era solo computer e non comprendeva alcuno strumento live.

DW: C’è qualcosa in particolare cui vi siete ispirati per la registrazione dell’ultimo album? Forse avete iniziato ad ascoltare più musica pop o dance…

 BBCProbabilmente i nostri viaggi hanno influenzato molto il suono di quest’album. Verso la fine del tour dell’ultimo album, Jack si fermava spesso in un paese, nelle pause prima delle date successive, per scrivere nuovo materiale. Ha trascorso parecchio tempo in Olanda, Turchia, Giappone e India; la maggior parte della canzoni sono nate sicuramente in questi posti. Comprava molti dischi e campionava frammenti di essi: l’influenza indiana è la più diretta, come dicevamo prima. Feel è l’esempio più lampante ma anche Luna, Overdone e Come To vengono dall’India, malgrado siano state “ripulite”, in alcuni casi, dal prolungato processo di scrittura.

DW: Siete davvero in grado di colpire e stupire l’audience ogni volta che esce un vostro nuovo album, probabilmente perché cercate di evitare di ripetere sempre lo stesso “working format” come molte altre band fanno di questi tempi. Come funziona il vostro processo compositivo?

BBC: Jack è sempre stato il principale autore. Un tempo le nostre canzoni nascevano spesso da una chitarra acustica, ora, sempre più, vi è alla base un computer cui segue l’aggiunta di un beat elettronico che va a formare la base. A questo punto è necessario rendere il pezzo a tutti gli effetti “suonabile” dalla band e ciò avviene tramite una chitarra o un pianoforte, ancora terribilmente indispensabili durante il processo di scrittura. Abbiamo sempre creduto nella necessità di scrivere canzoni facili da spogliare e reinterpretare con una chitarra acustica, quindi melodia e armonia sono ancora il centro di tutto. Durante il processo creativo Jack ci manda le sue idee, ovunque si trovi, e queste possono essere canzoni quasi complete o semplici giri di accordi; noi gli diamo semplicemente un nostro feedback, esaltando le potenzialità e rimuovendo gli aspetti meno interessanti.

DW: Con chi vorreste lavorare per il prossimo album?

BBC: Se parli di musicisti, non abbiamo idee al momento ma, in termini di produzione, questo è stato il primo nostro album autoprodotto e, nonostante siamo molto contenti del risultato ultimo, abbiamo intenzione di lavorare con un produttore esterno la prossima volta. È facile perdere la giusta prospettiva quando si è così personalmente coinvolti e spesso è necessario un paio di orecchie in più per ricevere qualche giusto consiglio. Dave Fridmann è un produttore con cui vorremmo lavorare da tempo, ma non ci siamo ancora riusciti. Siamo sicuri che il suo nome uscirà nuovamente quando parleremo del prossimo album.

DW: Il 23 giugno sarete al Sexto ‘Nplugged festival. È molto difficile vedervi live in Italia, nonostante sia un paese dove riscuotete da sempre un grande successo. Vi piace?

BBC: Noi amiamo l’Italia e abbiamo degli ottimi ricordi. Purtroppo non sappiamo dare una motivazione del perché vi suoniamo così raramente. Abbiamo fatto pochi concerti e molto tempo fa, proveremo a venirci più spesso da ora!

DW: Ora tre ultime brevi domande:

DW: Il momento in cui avete capito che i Bombay Bicycle Club sarebbero stati il vostro lavoro e la vostra vita.

BBC: Probabilmente durante il nostro anno sabbatico. Ci siamo presi insieme un anno di pausa, una volta finiti gli studi a 18 anni, e abbiamo provato ad avviare la band. In quel periodo abbiamo registrato il nostro primo album e le cose sono cambiate moltissimo da quel momento.

DW: Un aggettivo per ogni album.

BBC: I Had The Blues But I Shook Them Loose – Angosciante

BBC: Flaws – Mellow (ha così tante accezioni in italiano che ho deciso di non tradurlo e lasciarvi liberi di scegliere)

BBC: A Different Kind Of Fix – Un miscuglio (“So che non è prorpiamente un aggettivo…”)

BBC: So Long, See You Tomorrow – Appariscente

DW: Miglior concerto visto.

BBC: Radiohead, Reading Festival 2009.

DW: Grazie molte ragazzi, ci sono tutti i presupposti per un concerto fantastico. Vi aspettiamo!

Non perdetevi per nessuna ragione il live a Sesto al Reghena (PN) del 23 giugno, i Bombay Bicycle Club hanno una marcia in più.

Presto sulle nostre pagine anche il contest per vincere ingressi gratuiti per la data. Ci si vede lì.

https://www.youtube.com/watch?v=UnbgLvLkW44