XXYYXX
XXYYXX – Relief In Abstract Record 

Questo disco è proprio una figata. XXYYXX è come suonerebbe James Blake se fosse stato nero. E se proprio vogliamo dirla tutta, il nostro Marcel Everett ha ben SEDICI ANNI. Gusto finissimo per un disco che scorre come un pomeriggio di pioggia invernale, tra quelle piccole cose che ti riempiono il cuore pur rimanendo piccole. Ho apprezzato tantissimo la scelta de suoni, tagliando completamente le frequenze alte se non sui sedicesimi, il disco prende una forma piena, definita e dannatamente black. La costante voce femminile è un piccolo punto di riferimento di XXYYXX che, con percussioni precise e atmosfere di un tempo non tuo, suona come il tuo più bel ricordo.  Cinquantatrè minuti forse sono un pelo eccessivi, visto soprattutto quanto è prolifico il giovane Marcel; nonostante questo, però, quando pensi a cosa si sarebbe potuto evitare di ascoltare nel disco, da Breeze, pezzo black da far male al cuore, alla minimalissima Love Isn’t Made che vede la collaborazione con Steffaloo (un pezzo di Burial fatto da una persona meno malata), da Closer in cui vi giuro che c’è una chitarra, a Forest Fires con quella cassa stracciabudella, non ti viene voglia di saltare proprio nessun ascolto. E niente, ‘sto disco è bello, ‘sto disco è proprio la musica che ascolto, ‘sto disco me lo compro e lo faccio ascoltare agli amici.

7.8/10