Chiudere gli occhi e riscoprire brividi che credevamo ormai dimenticati.

Una Manchester sospesa nel vuoto, deserta, immobile, cemento senza vita. E’ quasi sera; le mani in tasca,  una salita controvento, vagabondare senza meta rapiti dal suono. Verdi bagliori dal cielo, verdi come il petrolio; all’orizzonte il temporale avanza. Non avere la minima idea di dove si è, ne di dove si sta andato, ed in fondo, forse, non preoccuparsene nemmeno tanto.

Riaprire poi gli occhi e ritrovarsi davanti al duo di Manchester; insieme al fenomeno TORCHES una delle  migliori sorprese dell’anno.

G r e a t W a v e s arriva come un pugno nello stomaco per gli amanti del dreamy più oscuro in costante ricerca di quel suono capace di smuovere l’abisso emotivo che molti preferiscono tenere incatenato; un mix di echi notturni, dilatazioni e chitarre stridenti vanno a coronare una voce che difficilmente riuscirete a togliervi dalla testa. Piacevoli turbamenti.

L’estatico shoegaze del duo inglese debutta ad inizio anno sulla pagina soundcloud  con il brano “Are Calling” ( credo di aver raggiunto le 60 riproduzioni nel giro di un paio di giorni), seguito  il 23 Luglio dall’uscita del debut single contenente le tracce “The Shore” e “Into the Blue” per la SWAY Records [Money, Ghost Outfit]. Il duo di Manchester dopo i live con Savages, Money e Palma Violets, conferma il suo grande potenziale anche come live_band, riuscendo a riprodurre fedelmente sul palco le oniriche atmosfere che caratterizzano la sua produzione.

Ancora un po’ intontiti dall’impatto rimaniamo in attesa.

Salutate cervi, loro sono G R E A T W A V E S
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