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City: L’Aia    Music: Soundcloud   Contact: Facebook

Chi segue da tempo la scena weird avrà sicuramente già sentito parlare del giovane producer di quest’oggi. Diplomatosi da poco alla Red Bull Music Academy,  Joeri Woudstra, in arte Torus, ha rilasciato pochi giorni fa il suo ultimo EP, “Temples”, sotto la Rwina Records.  I tratti caratteristici sono quelli dei mostri sacri del genere: Shlohmo per dirne uno, ma in alcuni momenti ricorda anche il suo compagno di etichetta Eprom. I bassi sempre presenti e profondi, il suono dei synth etereo e dilatato, Torus si diverte anche a giocare con i sample vocali, distorcendo e modulando il suono per creare atmosfere che possono andare dal concitato fino ad estendersi all’estremo e diventare quasi rarefatte.

Si parlava di Eprom e come si fa a non tirare in ballo la terza traccia di Temples, Creepin, guidata per tutta la sua durata da un synth che potrebbe fare da base per una traccia hip-hop. Altre volte, come nella traccia U R, sono presenti escursioni tribali che, mischiate al synth e alle voci, creano un effetto di torpore che abbraccia e ovatta l’ascoltatore, per arrivare a concludere con 2faced, una produzione portata avanti da un synth molto profondo, con una linea di basso che verrà sicuramente vista con favore dai fan dell’elettronica/RnB à la How to Dress Well. Un EP quindi in cui sono raccolte numerose influenze e che sicuramente fa ben sperare per il futuro.

Per concludere, occorre dire che TORUS si occupa anche di grafica, come potrete apprezzare dal video autoprodotto per la traccia Feeel. Anche l’artwork di Temples è stato realizzato personalmente dall’artista.

In più, per farvi contenti, ci lasciamo così.