washer

City: New York (Brooklyn)     Music: Soundcloud Bandcamp

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Siamo di fronte ad un’ altra band americana che si rifà agli anni 90 come un mantra tantrico. I Washer sono un gruppo che fa del grunge una pura struttura, senza necessariamente  dimostrarlo attraverso urla sgolate o riffoni al limite del metallo, ma semplicemente riproponendo accordi semplici ma mai banali.

Il duo formato da Mike Quigley e Kieran McShane, riesce  ad andare oltre il termine “grunge”. Nel loro primo Bighead EP, uscito ad inizio 2014, si fondono i primi Weezer, gli Smashing Pumpkins e l’ondata surf di inizio anni ’10 (in particolar modo gli Wavves), finendo per citare i concittadini Parquet Courts. Due tra le migliori tracce della band sono “Jerk party”, un tributo non tanto velato al surf e al grunge e “Bass 1″, probabilmente la più “sperimentale” delle 5 canzoni presenti; se fosse durata 7 minuti invece che 3, staremmo parlando di una delle più belle canzoni degli ultimi anni.

Il 18 Novembre è uscito per Exploding In Sound Records, uno Split di 4 canzoni (2 a testa) dei Big Ups e degli Washer. Questi ultimi si presentano con 2 canzoni: “Rinse and spit” e “Rot”. Rispetto all’EP i 2 pezzi sono più legati tra loro, nascono sbilenchi e si mantengono tali, giocando tra il minimalismo Post-Rock e l’insegnamento recente dei già citati Parquet Courts, mantenendo solo sullo sfondo quella vena grunge che li aveva contraddistinti.

Con tutte le band citate, potrebbe sembrare che ci sia una mancanza di personalità, ma è proprio qui l’errore che si potrebbe fare ad un primo ascolto. Il loro punto di forza è il buon mix di vari sound e una voce “normale” per il genere che non eccede, ma che si amalgama alla perfezione in questo suond malinconico.