Parlando di indie folk è impossibile non fare paragoni con Bon Iver, capace più di ogni altro a portare questo genere a livelli altissimi. La sua eredità ha aperto la strada a diversi artisti che di quelle stesse sonorità hanno fatto il loro paradigma. È così che negli ultimi anni in molti ne hanno scimmiottato lo stile – copie sbiadite del carissimo Giustino – e in pochi invece ne hanno tratto positivamente ispirazione, riuscendo poi a crearsi un’identità propria (a tal proposito, sul finire del 2013, vi avevamo parlato positivamente di Vancouver Sleep Clinic). A distanza di mesi l’indie folk ritorna protagonista della rubrica Hype: è tempo di nuova musica, è tempo di Novo Amor.
Novo Amor, come avrete intuito, è l’equivalente galiziano del nostro nuovo amore: è il moniker scelto due anni fa dal 22enne gallese Ali Lacey, quando il fare musica è stato il modo per far confluire le emozioni di una relazione finita in qualcosa di costruttivo e creativo.
Pochi mesi fa, tramite l’etichetta norvegese Brilliance Records, è uscito il suo EP sophomore: Woodgate, NY. EP. La scelta del titolo è un omaggio alla città di New York, meta di un lungo soggiorno che deve aver lasciato il segno. Tuttavia il sound di Novo Amor è quanto di più distante dal caos di una grande città, ma che ben si addice alla bellezza di ambienti incontaminati.
I richiami a Bon Iver nonché a Fleet Foxes, James Vincent Mcmorrow e Daughter sono più che evidenti; ma accanto ad essi Novo Amor fa la sua porca figura, dimostrando un talento che non è semplice imitazione, ma è già il tentativo di proporre qualcosa di personale e originale, che non ci faccia tappare le orecchie al primo coro o all’ennesimo accenno di falsetto, ma che sia in grado di colpire senza lasciare indifferenti.
L’EP riesce a fare tutto questo, e si pone tra i migliori usciti quest’anno, non ci sono dubbi. From Gold, Weather, Cold, Holland sono 4 autentiche perle. Potete ascoltarlo qua sotto, in streaming dal profilo Soundcloud
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L’ultima release è Faux: gran bel pezzo frutto della collaborazione con Ed Tullett, altro artista britannico emergente. E niente, Dio benedica l’indie folk. Amen.
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