wmMattine gelide anche in piena estate, immerso tra gli edifici industriali, anneriti dal fumo delle ciminiere e spruzzati da un pallido grigio. Il sole completamente nascosto dietro a nuvole sonnolenti, lentamente si fa spazio nel cielo. Prima lievemente, poi intensamente acceca e non ti permette di continuare il cammino.

San Francisco, il Punk è sempre nei pensieri dei giovani californiani. Le band di riferimento, ormai, sono solo un lontanissimo ricordo, la psichedelia e il surf-pop dominano le pagine delle riviste musicali e delle webzine, ed è così che si sta formando una nicchia di New Punk. Uno dei gruppi sicuramente più attesi di questa scena sono i Wild Moth. I punti di riferimento di questa giovane Band da San Francisco non si devono ricercare nella West-Coast americana, ma eccezionalmente nella East-Coast. Nel taccuino dei ragazzi ci sono Sonic Youth, Mission Of Burma, Jawbreaker. Influenze e suoni ricordano anche la scena post-punk scandinava odierna; ma la cosa che accende le nostre lampadine è la passione per lo Shoegaze, paesaggi di feedback e wall of sound cosmici. I recenti tour con Whirr e Broken Water hanno sicuramente potuto affinare questo aspetto nella loro musica. I WM hanno all’attivo un EP omonimo, con canzoni da una forte attitudine punk, forse ancora acerbe, migliorate notevolmente dal successivo EP: Mourning Glow (fisicamente con 2 canzoni, le restanti scaricabili da Bandcamp). La canzone omonima rimarca in particolar modo la fusione di post-punk energetico e shoegaze; la prima parte è un lungo viaggio cosmico che ricorda gli Smashing Pumpkins più psichedelici, mentre nella seconda parte esplode il punk, veloce e dinamico. Patience, invece, è un punk tirato, con la voce bassa e gracchiante che contraddistingue tutte le uscite della band. I 2 EP sono usciti entrambi nell’estate del 2012, seppur le testate non abbiano dato spazio a questa band, la loro fusione tra punk e shoegaze è molto fresca ed interessante. Visto l’abuso del termine shoegaze utilizzato per band che hanno più a che fare con il dream-pop o con lo slowcore e il post-rock, per una volta lo possiamo citare senza preoccupazioni, per il suo scopo primordiale: feedback, distorsori, wall of sound.

La band in un’intervista ha annunciato di essere al lavoro su un Long Play; a marzo è stata pubblicata una canzone sul canale Punknews.org, Pt.Dume.

Lo spostamento versi i suoni pieni e rumorosi si fa sentire, come annunciato, non ci resta che attendere l’uscita del disco.

Peace.