money

Il trend è quello lì. Manchester è sempre stato un vero e proprio forno in campo musicale. Ciò che è all’ultimo grido è avere una band e partire con un alone di mistero, per creare hype, curiosità, per produrre qualcosa di mistico: guardate i misteri religiosi come la Sacra Sindone nel cristianesimo o gli Zombie del Vodou nell’induismo, o pensate a Mistero il programma TV di Italia 1. Attirano tutti l’attenzione di un carico di gente che li porta a stare davanti ad un muro in attesa di un’apparizione o li porta addirittura davanti ad una TV in prima serata pronti a sorbirsi Raz Degan che parla degli alieni.
C’è poco da fare, alcune band hanno capito com’è che si fa. Tra tutti ricordiamo i Wu Lyf, band di Manchester che del mistero ha fatto il suo punto di forza (con la musica, di un gran livello, sure). Mesi fa potevate provare ad accedere al loro sito internet e tutto ciò che vi appariva era un “Wu Lyf Is Nothing”.
Rimanendo nella città che ha dato il via alla Rivoluzione Industriale e anche musicale, eccovi una band nuova nuova, una di quelle band la cui prima priorità non è di certo far trapelare informazioni su di sé, o mostrare i loro volti. Ecco a voi i Money.
Se sto scrivendo un articolo su di loro non dovrei manco dirlo che possiamo fare a meno di volti e di info, dato che la loromusica per ora è abbastanza. Andiamo sulla pagina Facebook della band. Tutto ciò che troviamo è: frasi ed immagini inquietanti, “creepy” come direbbero oltremanica. Città natale: Manchester, definita da loro “Purgatory”. 3 canzoni, forse è tutto ciò che hanno fatto i Money.
Però è abbastanza per seguirli, perché ciò che ci hanno lasciato, e l’alone di mistero che circonda tutto ciò, non fa che promettere bene.