I 20 migliori album del 2017

Kelly Lee Owens
Kelly Lee Owens

Come debutto, Kelly Lee Owens è a tal punto sincero e sentito, bilanciato e fluido che è come fosse coperto di una bianchezza così pura che all’occhio è silenziosa. Il suono che pare rarefatto, privo di volume e avvolto in un involucro quasi sognante, è sordo come il rumore di un masso lanciato in un pozzo. Il dato emotivo è di estrema centralità in Kelly Lee Owens e questo perché è un debutto che incorpora tante idee di pop, di elettronica e complessivamente di architetture del suono, da non poterne dare una categorizzazione.

Cloud Nothings
Life Without Sound

Baldi non è distante dal realizzare un disco di pop-perfetto nella sua declinazione punk, ed in questo momento ha realizzato il disco post grunge e/o pop punk che tutti avrebbero voluto a fine anni ’90. Il futuro dei Cloud Nothings è difficile da interpretare, la pulizia della voce potrebbe essere sempre più un punto focale del progetto e potrebbe andare sempre più a discapito dei pezzi tirati e aggressivi; il sogno però è una grande opera punk, dove Baldi possa liberare tutti i suoi spettri passati e presenti, per chiudere in bellezza una possibile tetralogia di splendidi dischi.

Run The Jewels
Run The Jewels 3

RTJ3 è un pugno in pieno volto a tutto ciò che è sbagliato, uno scossone a chi inerme resta a guardare la deriva umana nella società, una pistola carica puntata agli abusi di potere, un coltello alla gola delle discriminazioni, l’ultimo avvertimento ai Fucking fascists. Killer Mike ed El-P si riconfermano, per l’ennesima volta, i Batman e Robin del rap, i pesi massimi dell’hiphop, due artisti e due teste pensanti tra le più grandi del panorama musicale contemporaneo.
Vince Staples
Big Fish Theory

Quello di Vince Staples è più che un tentativo riuscito: questo secondo disco è una manna dal cielo. Il suo impatto potrebbe essere limitato dalla minor fama del rapper, ma apre nuove porte al genere e rappresenta quello a cui un disco rap moderno dovrebbe ambire: intelligenza, ironia e talenti veri alle produzioni. Musica fatta per ragazzi sulla ventina da ragazzi sulla ventina con idee, mezzi e capacità.

Lorde
Melodrama

Lorde torna nelle nostre cuffiette a 4 anni dall’esordio Pure Heroine, un bellissimo disco che però aveva nella sua unicità e nel suo stile inconfondibile il suo grosso punto di debolezza. Melodrama riesce dove Pure Heroine falliva: un nuovo suono che si stacca completamente dal debut, in cui Lorde si trova perfettamente a suo agio e riesce a esprimersi al meglio. Il pop del 2017 suona esattamente come questo disco.