Siamo al terzo album per gli School of Seven Bells, duo composto da Benjamin Curtis (ex Secret Machine) e Alejandra Deheza ( ex On!Air!Library!). Prima erano un trio, ma Claudia, gemella omozigote di Alejandra, ha lasciato il gruppo nel 2010 per motivi personali. Tra l’altro son veramente fighe loro due.

Tornando a noi, Ghostory è un concept album, attraverso le nove tracce si sviluppa la storia di una giovane donna, chiamata Lafaye, e dei fantasmi che la tormentano e le condizionano la vita. Che tipo di fantasmi? Alejandra risponde così: “Ognuno ha i suoi fantasmi. Sono lo spettro di ogni amore che hai avuto, ogni ferita, ogni tradimento, ogni dolore. Ti seguono, restano con te”.
In questo album l’elemento personale è fortissimo, Ben e Ale ci hanno buttato dentro praticamente le loro intere personalità. Gli stessi testi son stati scritti proprio a quattro mani, seguendo l’ispirazione e il flusso di coscienza più puro.
Musicalmente, è un album davvero molto buono. È esattamente ciò che si dovrebbe comporre quando ci si propone di fare un certo tipo di musica sperimentale. Dream pop imbottito di elettronica, con richiami shoegaze, parti vocali davvero perfette.
È un album che colpisce, si ascolta benissimo, scorre facilmente ma prendendoti. Ecco, ascoltare quest’album è come passare del tempo con una donna che ti piace molto. Il tempo passa velocemente, ma son momenti piacevolissimi.
Ghostory è l’arte senza forma allo stato puro, è musica sperimentale, ha canzoni che ti fanno entrare in un vortice tanto ossessivo e morboso quanto tenero e dolce. È un album clamoroso, ecco.